mercoledì 30 marzo 2016

Occhi serrati spalancati


Running with eyes wide shut ( C. Bresolin - Olio su tela)
Illuminata da un sole nordico in un pomeriggio estivo.
Camminare con gli occhi serrati, spalancati sulla cecità di logiche irrazionali.
Correre verso l'irrealtà.
There is a light and it never goes out

martedì 29 marzo 2016

Il tempo perduto

La sua ossessione per gli orologi antichi.
Non si può cercare un negozio di antiquariato in Via del Corso.
Ed eravamo lì, all’ennesimo mercatino di oggetti di seconda mano alla vana ricerca di un orologio da taschino.
– Non trovi mai niente, non capisco ancora perché continuiamo ad alzarci presto la domenica mattina per andare per bancarelle –
– Non è vero che non trovo mai niente –
– Troppo raramente. Perché non cerchi su ebay? –
– Eresia! E il piacere della ricerca? Il tremore eccitato di quando scovo qualcosa e lo stringo tra le mani, dovrei riversarlo su un freddo mouse di plastica? –
Mi zittì. Non solo lo comprendevo, ma lo condividevo.
Stavamo insieme già da anni, quando mi chiese di accompagnarlo per la prima volta:
– Eli, vuoi venire con me alla ricerca del tempo perduto? –
– Mi spaventi. Di solito sono io quella a fare proposte non particolarmente lucide –
– Ti chiedevo solo se vuoi venire con me a un negozietto d’antiquariato. Cerco orologi da taschino per la mia collezione –
Avevo riso:
– E da quando fai una collezione di orologi? –
– Da sempre. Avevo sei anni quando mio nonno mi chiese: “vuoi venire con me alla ricerca del tempo perduto?” Mi univo sempre a lui in queste passeggiate, poi ho continuato da solo. Vuoi accompagnarmi? –
(Fotografie in Re Maggiore)


martedì 15 marzo 2016

Bacio Nouvelle–vaghiano

Passeggiavamo al centro di un marciapiede cosparso di foglie, gli alberi spogli sopra di noi. Mattia mi fermò afferrandomi per un braccio, un dolce bacio Nouvelle–vaghiano.
(Fotografie in Re Maggiore)


Fino all'ultimo respiro - Jean-Luc Godard (1960)

Fino all'ultimo respiro - Jean-Luc Godard (1960) - foto di scena


 Fino all'ultimo respiro - Jean-Luc Godard (1960)

mercoledì 9 marzo 2016

Elisa e Andrea - Le Tourbillon

Elisa era in imbarazzo, come se fosse stata sorpresa a rubare.
Le sorrisi rassicurandola.
– Cosa guardate? –
– Jules et Jim, ma è appena finito –
– Peccato –
(Fotografie in Re Maggiore)


Alors tous deux on est repartis
Dans le tourbillon de la vie
On à continué à tourner
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés.

lunedì 7 marzo 2016

Fotografie in Re Maggiore

La storia di un'amicizia perfetta tra fotografie e musica

Che cos'è la felicità?
È quello che si chiedono Elisa e Livia, due giovani donne che condividono una profonda amicizia.
Due anime perfettamente in sintonia, eppure agli antipodi, come il bianco e il nero dei tasti di un pianoforte.
Elisa è una melodia delicata divisa tra i suoi ideali da eroina romantica e i compromessi che la realtà le impone; Livia, al contrario, non è interessata al “vissero felici e contenti”.
L'amore è un momento perfetto che dura quanto lo scatto di una fotografia, come crede Livia?
O deve togliere il respiro e superare lacrime e sofferenze, come ritiene Elisa?
La loro amicizia è invidiabile, quasi perfetta, ma lo scontro di visioni contrapposte può metterla a repentaglio, soprattutto quando la realtà la pone di fronte a ostacoli da superare.
Tra i vicoli di Roma s'intrecciano le voci alterne di Livia ed Elisa, in un continuo susseguirsi di toni intimi e soavi, ma anche ironici e vivaci.

“Si deve trascorrere una vita a tentare di essere felici, non a evitare di soffrire.”


Un romanzo di narrativa contemporanea al femminile, che alterna introspezione a un leggero umorismo.