martedì 31 maggio 2016

Presentazione - Il Piacere della lettura - BlogTour #1

Riporto con piacere la prima tappa del BlogTour dedicato a Fotografie in Re Maggiore apparsa nel blog Il piacere della lettura:

* * * PRESENTAZIONE * * *
Che genere è Fotografie in Re Maggiore?
Chi sono Elisa e Livia?

Una delle prima domande che viene posta su un romanzo è "di che genere si tratta?
Un romanzo che ha protagoniste femminili viene facilmente definito rosa, romance, sentimentale...
Le relazioni amorose delle protagoniste di Fotografie in Re Maggiore sono fondamentali, però la relazione principale del romanzo è quella tra Elisa e Livia.
Allora è un chick-lit?
Un po’, ha molti tratti umoristici, si parla di cocktail, si parla di moda e di scarpe... ma accanto a questi momenti leggeri, ci sono molti momenti introspettivi e riflessivi delle protagoniste. Non siamo a New York, siamo in Italia, a Roma... forse si potrebbe tradurre “chick-lit” e farne un genere più italiano: “letteratura per pollastre”? Non proprio un genere dal nome appetibile...
In fondo le protagoniste femminili non sono tutte uguali, come non sono tutte uguali le donne.

Chi sono allora Elisa e Livia? Per scorprirlo potete continuare a leggere il post sul blog il piacere della lettura.





Segui il Blog Tour e partecipa al Give Away per vincere un segnalibro ispirato a Fotografie in Re Maggiore, basta:


- diventare lettori fissi dei blog partecipanti al Blogtour


- Mettere un like alla pagina Facebook di Fotografie in Re Maggiore



- Commentare i post del blogtour




E ora non resta che seguire la 2° tappa con intervista su Peccati di Penna!


Grazie ancora a Silvia e a Il Piacere della lettura!










martedì 24 maggio 2016

Blogtour e give away



Parte il 27 Maggio il BlogTour di Fotografie in Re Maggiore, ecco le 10 tappe per scoprire qualcosa di più del romanzo :

27 maggio - Presentazione Romanzo - IL PIACERE DELLA LETTURA

31 maggio - Intervista all’autrice - PECCATI DI PENNA

3 giugno - Fiori di notte - Estratto - IL CUORE IN UN LIBRO

6 giugno - Personaggi in pillole – MILLE E UN LIBRO

7 giugno - Cinema e tv - IL CIBO DELLA MENTE

10 giugno - Ricetta letteraria - LA FENICE BOOK

14 giugno - Cover - DESPERATE BOOKSWIFE

17 giugno - Aforismi e citazioni - WORDS OF BOOKS

21 giugno - Pioggia e bicicletta - Estratto - ALLA SCOPERTA DI LIBRI

24 giugno - Donne, libri e blog - UNO SCAFFALE DI LIBRI

Per entrare nel mondo di Fotografie in Re Maggiore, il blog Il Piacere della Lettura ospita una presentazione del romanzo con un approfondimento sulle protagoniste e sul genere del romanzo. Segue una mia intervista nel blog Peccati di Penna.
Due estratti con commento trovano spazio nei blog: Il Cuore in un Libro e Alla Scoperta di Libri. I personaggi secondari sfilano nel blog Mille e un libro, attraverso delle descrizioni tratte dal romanzo stesso. Per riprendere lo stile di Fotografie in Re Maggiore, ricco di riferimenti a libri e altri scrittori, un post dedicato ad aforismi e citazioni nel blog Words of Books.
Due post sugli interessi cinematografici e televisivi di Elisa e Livia nel blog Il Cibo della Mente, e uno nella loro cucina con una ricetta menzionata in Fotografie in Re Maggiore tratta dal Gattopardo, presentata nel blog La Fenice Book. Si parla poi della copertina del libro nel blog Desperate Bookswife.
E per concludere un post dedicato ai libri, alla lettura e ai blog letterari in Uno Scaffale di Libri.

Per tutta la durata del blogtour il romanzo sarà GRATUITO su tutti gli ebookstore.

Insieme all'offerta e al blogtour, 5 segnalibri in regalo per chi partecipa al GIVE AWAY!
Le regole sono semplici:

- Diventa lettore fisso dei blog che ospitano il tour
- Commenta i post

lunedì 23 maggio 2016

Ode al cattivo umore

Odio.
Ode all’odio e al cattivo umore.
Per chi? Per cosa?
Per niente, per nessuno, ma anche per tutti e tutto. Per le persone che attorno a me erano tutte così inconsapevolmente felici. Felici di esistenze effimere, di felicità sciocche.
Odio per quel terreno bagnato di pioggia e scivoloso, sul quale non mi sentivo affatto sicura.
Le foglie piroettavano attorno a me, lente frusciavano l’una contro l’altra, malinconiche come un principio d’autunno, fuori tempo, fuori stagione anche loro.
No colors anymore I want them to turn black!
(Fotografie in Re Maggiore)



mercoledì 27 aprile 2016

Esprit de l'escalier

"Esprit de l'escalier" è un'espressione inventata dal filosofo Diderot che identifica il sentimento che si prova, quando, in seguito ad una discussione con qualcuno, la giusta risposta da dare sovviene in ritardo, quando ormai si è sulla scala per andar via.

La disperazione in fondo alla scala, per la discussione non condotta fino alla fine, per non essere stata capita. Ai piedi una maschera di pirandelliana memoria, quella dell'Esclusa che viene riaccettata in società solo quando si piega alla maschera che gli altri hanno scelto per lei.


Una maschera anche dionisiaca, la maschera degli eccessi, del divertimento. Una maschera caduta dal volto, abbandonata in un momento di solitudine.


sabato 23 aprile 2016

Un'ottima bugiarda

Mentiva, sapevo che mentiva. Perché Livia era una perfetta bugiarda, ma non per me.
(Fotografie in Re Maggiore)

(Un'ottima bugiarda - C.Bresolin - china su carta)

venerdì 15 aprile 2016

Lucifernum

Nel romanzo Fotografie in Re Maggiore, Mattia porta Livia in un locale: Retsin's Lucifernum.
Il Lucifernum è un locale esistente, ma non a Roma, non in Italia, a Bruges. 
In questo locale si servono esclusivamente cocktail al Rhum (per chi proprio non si adatta al rhum, c'è sempre la birra e l'acqua). È un ambiente eccentrico dove si parla dal francese all'inglese, dallo spagnolo al portoghese, il neerlandese (la lingua del luogo) è forse quella meno parlata.
Nelle foto qui in basso, una serata danzante improvvisata con musica dal vivo e dei viaggiatori approdati da lontano...

 

  

Livia e Mattia al Lucifernum

Ci dirigevamo verso un comunissimo palazzo bianco, un portone di legno nero vagamente scrostato, al lato di questo portone un cartello nero con una scritta bianca “Infernum”. Iniziai a chiedermi dove mi stesse portando.
Mattia suonò il campanello dal trillo antico del portone. Aprì un ragazzo di colore in giacca e cravatta, ci accolse spiegandoci in inglese che il biglietto d’ingresso costava cinque euro con consumazione inclusa.
Entrammo in quella che mi sembrava una vecchia casa, passamo per un corridoio vagamente illuminato. Qualche sedia imbottita di velluto, un candelabro, quadri e statue. Mattia si aggirava in quel posto con sicurezza, imboccammo una porta a sinistra di quel labirintico edificio, delle scale e qui un altro cerbero: un uomo maturo dai capelli neri e grigi, gli occhi sottili con un’espressione egocentrica, le labbra strette in un sorriso tra il cortese e l’ironico. Salutò Mattia in francese come se fosse un suo vecchio amico, mi presentò… mi presentò come una sua amica. L’uomo mi sorrise ammiccante, quasi come se sapesse cosa stava accadendo nella mia vita negli ultimi giorni. Ancora un corridoio, qualche scalino, senza preavviso mi ritrovai in una sala piuttosto affollata, piccoli tavolini in ferro battuto, candele, un pianoforte suonato da un vecchio col cappello dalla voce rauca e gridata.
Ci sedemmo a un tavolino presso una finestra; fuori c’era un giardino con piante e statue.
Un’atmosfera decadente ovunque, un’idea di sacro e profano o forse di profano consacrato da un folle: c’erano candele, una statua della Madonna, le pareti avana ricoperte di quadri con mezzibusti di sensuali donne con nient’altro addosso che intense espressioni; al di sopra del bancone teste di gesso di personaggi famosi, alcuni veri, altri fittizi, tra loro Chaplin e Dracula.
Presi il menù dei cocktail, non più di una decina di drink, solo a base di rhum, riconobbi solo il mohito e il cuba libre, gli altri erano tutti long drink. Mi attirò il Choco–Rhum.
Le cameriere parlavano tra di loro in spagnolo e dovevano faticare per passare con i vassoi tra i tavolini ammassati. Nonostante l’insolita atmosfera non mi sentivo a disagio, al contrario c’era un certo clima di allegra esaltazione. L’aria del posto era colorata di granato, d’ambra.
Inabissata nell’osservare il posto, solo all’arrivo i nostri cocktail riemersi dal mio sogno.
(Fotografie in Re Maggiore)

lunedì 11 aprile 2016

Love is...

Tra me e Andrea un sottile filo, come quello di una ragnatela, ma più forte, tanto che non poteva esser distrutto da nessuna persona o circostanza.
Il vino nei bicchieri illuminava la conversazione. Un sorso destò la mia bocca:
– Penso che gli amori più intensi siano quelli mai esistiti, quelli inventati, nella letteratura, da un dipinto, dal cinema o che so io –
– Quelli che non esistono. Quelli che finiscono all’inizio, all’apice: non sapremo mai se Darcy dopo cinque anni abbia provato solo affetto per Lizzie, quindi per noi rimarrà sempre intenso e senza fine –
– Già, in qualche modo per noi è perfetto così. O Heathclieff e Cathy, insomma, non sono mai stati uniti, ma il loro amore è per sempre –
– Con una vita e un finale così allegro! –
– Ma forse per certi versi ancora invidiabile –
– In questo caso preferisco pensare a Lizzie e Darcy, qualcosa di meno tormentato –
– Baby, when it's love if it's not rough it isn't fun –
(Fotografie in Re Maggiore)